Col termine Protezione Civile non si intende solo il novero degli interventi di soccorso, ma anche le attività di previsione per evitare e ridurre i danni dovuti alle calamità. Il Primo responsabile di quest’opera è il Sindaco, che viene definito dalla legge: “autorità locale di Protezione Civile”.
È lui che ha il compito di realizzare i piani d’emergenza, di sorvegliare il territorio, di intervenire in caso di necessità e di coordinare l’opera dei soccorsi. Quando il Sindaco non è in grado di fronteggiare una calamità troppo vasta o disastrosa, interviene il Prefetto.
Le calamità più gravi vengono affrontate direttamente dallo Stato attraverso l’organizzazione del Dipartimento di Protezione Civile.
Tali figure istituzionali non agiscono da sole: per fronteggiare un’emergenza si avvalgono di tutte le componenti del sistema-Protezione Civile, e tra queste ricordiamo i Vigili del Fuoco, le forze armate, il Corpo Forestale, il Servizio Sanitario e tante altre ancora, una macchina complessa dove ognuno mette a disposizione le proprie capacità e competenze per il bene comune.
Colonna fondamentale di questi meccanismi sono i volontari, animati da spirito di condivisione e solidarietà che in scelta totalmente autonoma dedicano ore del proprio tempo ed energie agli altri. Si stima che il numero totale di volontari impegnati su molteplici azioni in Italia sia di quasi 7 milioni, il 12,6% dell’intera popolazione italiana.